sabato 26 marzo 2011

Fukushima, ultime notizie

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Dal nostro inviato "virtuale" M.

Il giorno 11 marzo, quando in Italia erano le 6.46 del mattino, il Giappone è stato colpito da una forte scossa di terremoto di magnitudo 8.9 della scala Richter -durata 3 minuti- e seguito da uno tsunami che ha comportato onde superiori ai 10 metri. Lo tsunami ha spazzato via intere città, provocando migliaia di morti e un guasto alla centrale nucleare di Fukushima, che ha causato l’esplosione del reattore n.1. Il sisma è stato uno dei più devastanti degli ultimi 150 anni. Oggi,17 Marzo, a distanza di una settimana da questo tragico evento, le cose sono andate sempre peggiorando. Il numero delle vittime sale di ora in ora e sono arrivate a 24 mila secondo il Dipartimento di polizia nipponico.Nella zona di Miyagi, la zona più colpita, mancano all’appello 20 mila persone. I superstiti si sono rifugiati nei centri d’accoglienza in tutto il paese.

Gli occhi di tutto il mondo sono puntati sulla centrale nucleare di Fukushima perchè ci sono delle violente esplosioni che hanno colpito i reattori 3 e 4, diffondendo radiazioni molto forti. Questa notte, si è vista uscire una nuvola bianca dal reattore n. 3. Nel reattore n.4 si è sviluppato un incendio che si cerca di domare con i cannoni d’acqua. Anche se l’incendio è stato spento, c’è stato un rilascio di radioattività molto alto. Le autorità hanno allertato la popolazione nell’arco di 50 Km. Le radiazioni sono arrivate anche a Tokyo, che sta a 250 Km di distanza dalla centrale. I giapponesi per precauzione hanno preso d’assalto i negozi di alimentari e di prima necessità. Per rassicurare il paese, l’agenzia nipponica per il nucleare ha annunciato che la situazione è sotto controllo. Intanto 50 tecnici stanno lavorando per riprendere il controllo della centrale. Però oltre alla paura del nucleare c’è la timore della terra che continua a tremare, causando forti scosse di assestamento. I giapponesi sono un popolo ammirevole, perché di fronte alla tragedia non si disperano, non urlano davanti alla morte dei propri cari e alla minaccia del nucleare, ma si affidano alle autorità e si preparano a ricostruire ciò che l’uomo e la natura hanno distrutto. L’Occidente adesso si interroga sui rischi che può provocare il nucleare e quali misure di sicurezza si devono prendere. Intanto le nazioni europee hanno bloccato le importazioni dei prodotti nipponici. Noi ci auguriamo che il Giappone torni presto ad essere un paese trainante per l’economia mondiale.

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